Il chimigramma

Bentrovati!

Oggi vi esporrò un'attività interessante e insolita: il chimigramma.
Il chimogramma è una fotografia a tutti gli effetti, ma prodotta senza l’impiego di una fotocamera. Vi chiederete come abbiamo fatto: abbiamo utilizzato i liquidi si sviluppo e di fissaggio usati nella fotografia analogica, prima della digitale.
Innanzitutto abbiamo preparato tre vaschette: una con dentro il liquido di sviluppo, idrochinone unito ad acqua, un’altra per l’arresto, con acqua e aceto, una con il liquido di fissaggio, iposolfito di sodio e acqua e infine l’ultima per il lavaggio.

In seguito abbiamo intinto la mano, o un oggetto che sia una spugnetta o un pennello, nella vaschetta dello sviluppo e l’abbiamo poggiata su un foglio di carta fotosensibile per un minuto o due. La carta fotosensibile è chiamata così perché sulla sua superficie ci sono i sali d’argento che a contatto con luce, iniziano un lento processo di annerimento. Staccando la mano dal foglio, si nota che è rimasta la nostra impronta, perché lo sviluppo accellera il processo di annerimento; passandola poi nell’arresto, puliamo la carta dai residui di sviluppo; portandola nel fissaggio, vengono eliminati i sali che non si sono ancora trasformati in argento metallico. Infine, posiamo la fotografia con impronta scura e sfondo bianco ottenuta nella vaschetta del lavaggio. 

"Big hand"

In seguito, con un altro foglio di carta fotosensibile, siamo partiti intingendo mano, spugna o pennello nel liquido di fissaggio, poggiandoli di nuovo sulla carta. Dopo un po’ notiamo che i segni e le impronte che si formano non sono scure, ma più chiare rispetto al foglio, già esposto alla luce; questo perché il fissaggio elimina i sali d’argento. Dopo abbiamo passato il foglio nello sviluppo, notando che la superficie fotosensibile si scurisce, lasciando bianche le parti trattate prima con il fissaggio. In questo modo si ottiene un’impronta bianco su sfondo.

"Something abstract"


Backstage!!