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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Il fotogramma

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Ciao a tutti! Oggi vi parlerò di una nuova attività: il fotogramma. Il fotogramma è una fotografia ottenuta dentro una camera oscura senza l’utilizzo di una fotocamera. All’interno della camera oscura, a coppie con la mia compagna Demi , abbiamo preparato le tre vaschette di sviluppo, arresto e fissaggio; con solo la visibilità di una luce rossa e una giallo-verde, abbiamo posato degli oggetti sul foglio di carta sensibile e poi lo abbiamo messo a contatto con la luce del flash, notando che subito non si distinguevano le sagome degli oggetti. Passiamo il foglio nello sviluppo e pian piano notiamo che le parti attorno agli oggetti si scuriscono, diventando nere; viene passato, poi, nell’arresto, nello sviluppo e infine abbiamo lavato il nostro fotogramma sotto l’acqua corrente e appeso ad asciugare. Questo è ciò che otteniamo

Il chimigramma

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Bentrovati! Oggi vi esporrò un'attività interessante e insolita: il chimigramma. Il chimogramma è una fotografia a tutti gli effetti, ma prodotta senza l’impiego di una fotocamera. Vi chiederete come abbiamo fatto: abbiamo utilizzato i liquidi si sviluppo e di fissaggio usati nella fotografia analogica, prima della digitale. Innanzitutto abbiamo preparato tre vaschette: una con dentro il liquido di sviluppo, idrochinone unito ad acqua, un’altra per l’arresto, con acqua e aceto, una con il liquido di fissaggio, iposolfito di sodio e acqua e infine l’ultima per il lavaggio. In seguito abbiamo intinto la mano, o un oggetto che sia una spugnetta o un pennello, nella vaschetta dello sviluppo e l’abbiamo poggiata su un foglio di carta fotosensibile per un minuto o due. La carta fotosensibile è chiamata così perché sulla sua superficie ci sono i sali d’argento che a contatto con luce, iniziano un lento processo di annerimento. Staccando la mano dal foglio, si nota che è rimasta la

Videoclip musicale

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Ehi! Bentornati! Quest'oggi vi parlerò di un'altra attività proposta dai prof: ci è stato detto di scegliere una canzone, abbiamo scaricato alcune fotografie e con esse ci è stato detto di realizzare un videoclip musicale, con lo scopo di vedere come la fotografia e la musica possano integrarsi tra loro. La mia scelta è ricaduta su "Oronero", canzone che dà il nome all'album della cantante italiana Giorgia. L'"oronero" di cui si parla nel testo è il petrolio, che ha portato sì innovazione nella vita degli uomini, ma qui viene considerato come quello che è: una sostanza molto inquinante. Nel testo, infatti, si intende che il petrolio rovina i rapporti tra le persone, trasformando quello che di buono c'è nelle persone in qualcosa di cattivo. Principalmente, il brano tratta dell'abuso del giudizio sugli altri e di come sia diventata un'abitudine di cui nemmeno ce ne se accorge. E', quindi, una canzone che non parla d'amore, ma di u

Cos'è la fotografia?

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Bentrovati! Quest'oggi vi parlerò della seconda attività proposta dai prof. Ci sono state dettate queste tre domande: Cos'è la fotografia per te? A cosa serve? Come può essere impiegata nella grafica e nella comunicazione? Ognuno di noi ha risposto in modo personale, le risposte sono state consegnate al professore che ha evidenziato le parti più significative di due risposte su tre; dopo noi ragazzi a casa abbiamo scaricato sei fotografie, tre per risposta, che le riflettessero. Le mie risposte: 2)"ricordare un'esperienza passata" 3)"raggiungere un fine" Con le nostre immagini, abbiamo poi realizzato tre cartelloni, uno per ogni domanda, dividendoci in gruppi :                                                                                                                                                                                                  Backstage del gruppo! Incollando, scrivendo, cancellando, col

Autoritratto

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Ciao a tutti! Sono Annalisa, per alcuni "Gilio!!" e frequento l'indirizzo di grafica e comunicazione dell'istituto Carlo d'Arco di Mantova. Qui vi parlerò delle attività che io e miei compagni di classe faremo. Il primo incontro con il professore di tecnologie dei processi di produzione e la professoressa di laboratorio è stato alquanto insolito, ma con un non so che di creativo e mai visto prima. Per prima cosa, ci siamo disposti in cerchio per guardarci tutti in viso aperto, poi il professore sparse delle fotografie sul pavimento e noi ci siamo messi alla ricerca della foto che ci impersonava di più; poi uno alla volta ci siamo presentati, raccontando i nostri interessi, venendo a conoscenza di qualcosa di nuovo sui nostri compagni.                                 Dopo, a computer, abbiamo realizzato ognuno la propria "carta d'identità" con le fotografie di ciò che avevamo detto in classe e del paese in cui viviamo. Ecco cosa ne è venuto f